domenica 21 giugno 2015

Ingegneria naturalistica?

L'intenzione era buona, ma forse é mancato il know-how?

La buona volontà non basta. Questo intervento é fallito. 
Si tratta del ripristino di un crollo del ciglio stradale con metodi che si rifanno alla ingegneria naturalistica, paiono "palificate". Ebbene si sono mosse, lo denota la grossa fessura a monte e ora il manufatto è pronto a scivolare giù al prossimo evento meteo di una certa importanza, per non parlare della vegetazione che o non è stata posata o non ha attecchito
Peccato anche perché  interventi approssimativi danneggiano l'immagine dell'ingegneria naturalistica in generale. Mi é già capitato che privati non ne vogliano sapere di ripristini di modeste frane con l'ingegneria naturalistica e che questi vengano respinti a priori; posso anche ipotizzare che probabilmente l'intervento qui illustrato, data la sua scarsa qualità, è probabilmente privo di progetto ed autorizzazioni, In effetti per piccoli interventi i costi professionali del geologo, del progettiste e delle indagini incidono sul budget. Qui però siamo su una strada aperta al pubblico, sebbene in un luogo remoto; nel caso si innescassero incidenti chi ha eseguito il lavoro sarebbe veramente mal messo. Per inciso siamo nei dintorni di Pinerolo quindi ci troviamo anche in zona sismica 3s.  La prossima volta che ci ripasso documenterò invece muri in cls rivestiti con pietra, con barbacani (sono i fori che danno sfogo alla pressione dell'acqua) posti ad altezza errata, muro in  cui l'acqua emerge da fessure che ormai si sono create...